Dopo 8 anni di sospensione e un’ondata crescente di patologie tumorali, il Giappone reintroduce la raccomandazione sulla vaccinazione per l’HPV: l’importanza della prevenzione e sensibilizzazione vaccinale.

Fonte www.medicooggi.it Postato da: Alessandro Galloil: lunedì, 28 Marzo, 2022In: Contributi Scientifici, Ginecologia e Ostetricia, Infettivologia, Urologia


ùIl termine HPV, acronimo di Human Papilloma Virus, fa riferimento a una famiglia composta da oltre 100 varietà di virus. La maggior parte di queste provoca lesioni benigne, tra cui verruche, condilomi e papillomi. Una piccola quota delle lesioni genitali, se non trattata adeguatamente, può evolvere progressivamente verso forme tumorali. Il tumore della cervice uterina è quasi sempre correlato alla presenza di HPV.

Cos’è l’HPV?

L’infezione da papilloma virus sortisce effetti diversi a seconda della tipologia cui appartiene il ceppo virale. In genere, il virus tende a replicarsi utilizzando le cellule delle mucose e della cute e promuovendone una crescita eccessiva (iperplasia), il cui risultato sono le tipiche formazioni: escrescenze rivestite da uno strato di cheratina. Tuttavia, le infezioni più pericolose sono quelle che causano lesioni maligne a livello delle vie respiratorie superiori (lingua, faringe, laringe, palato, tonsille, naso) e dei genitali (glande e scroto nell’uomo, vagina, perineo, cervice uterina e utero nella donna). I sintomi annoverano la formazione di verruche comuni, plantari o genitali. Queste ultime sono definite condilomi e possono essere formate da piccole escrescenze, talvolta disposte a grappolo, oppure possono essere piatte e sovrapposte le une alle altre. Generalmente, le lesioni appena descritte sono asintomatiche, sebbene in alcuni casi possano causare prurito, fastidio o disagio. I ceppi ad evoluzione cancerosa situati nell’area genitale non si manifestano attraverso i condilomi, ma con modifiche asintomatiche a carico delle mucose genitali (tipicamente del collo uterino).

Come si contrae il virus

Sebbene in presenza di tagli, abrasioni o lacerazioni nella pelle e/o nelle mucose il contagio possa avvenire anche tramite contatto, l’infezione genitale si trasmette soprattutto attraverso i rapporti sessuali: si tratta, infatti, di una delle malattie sessualmente trasmesse più diffuse al mondo. Anche le infezioni più pericolose a carico delle vie respiratorie si trasmettono mediante il sesso orale. Gli immunodepressi sono i più esposti al rischio di contagio. Più difficilmente, l’infezione può diffondersi in luoghi ove si crea promiscuità (piscine, docce pubbliche, palestre).

Quanti ceppi esistono e quali sono quelli più pericolosi?

HPV annovera oltre 120 tipologie diverse di virus (ceppi o sierotipi), alcuni dei quali considerati ad “alto rischio”, essendo potenziali cause di insorgenza del cancro. Nello specifico, le varianti 6 e 11 sono le più diffuse tra quelle a basso rischio, essendo responsabili della formazione di verruche e condilomi genitali. I ceppi 16 e 18, invece, sono i più diffusi tra quelli ad alto rischio, essendo la causa scatenante del 70% dei tumori collegati al papilloma virus (la maggior parte dei quali riguardano la cervice uterina). Fortunatamente, a seguito dell’infezione primaria, solo una minoranza di donne mantiene un’infezione persistente (il 10% circa dopo 5 anni) e proprio questo gruppo ha un sostanziale rischio (più del 50%) di sviluppare lesioni precancerose maligne o, in assenza di uno screening efficace, il carcinoma della cervice uterina.

Davvero la contrazione di un ceppo non determina protezione anticorpale contro tutta la famiglia di papilloma virus?

Teoricamente è possibile contrarre una seconda volta l’infezione, anche con lo stesso ceppo. Ciò accade poiché le difese messe in atto dal sistema immunitario sono intense ma di breve durata: inoltre, la lesione è localizzata e il virus non migra nel sangue. Soltanto la vaccinazione determina livelli di difesa sufficienti. È stato calcolato che la protezione offerta dal vaccino sia almeno 10 volte superiore a quella naturale e persista per più di 8 anni.

L’HPV può essere contratto solo dalle donne?

Il papilloma virus può colpire tanto le donne quanto gli uomini a qualsiasi età. Può essere difficile stabilire come è stata contratta l’infezione: il papilloma virus, infatti, può essere trasmesso dal proprio partner (soprattutto se quest’ultimo intrattiene anche rapporti occasionali) o da partner precedenti.

L’importanza della prevenzione: vaccino e pap test

Per evitare la trasmissione dell’infezione è importante osservare alcune semplici regole. Se si è soliti frequentare spazi comuni quali piscine e spogliatoi, meglio mantenere sempre i piedi asciutti e puliti e indossare scarpe o ciabatte. Per evitare la diffusione delle verruche dalle mani alla bocca è necessario non mangiarsi le unghie. Inoltre, è fondamentale ridurre i rapporti sessuali a rischio così come quelli occasionali, utilizzare sempre il preservativo e curare l’igiene intima. Le donne sessualmente attive dovrebbero sottoporsi periodicamente a visite ginecologiche e Pap Test. Dal 2008 è disponibile un vaccino contro l’HPV, fortemente raccomandato sia agli uomini che alle donne.

È possibile vaccinarsi anche se si è positivi a uno o più ceppi?

La vaccinazione è sempre possibile e, soprattutto, è utile a prevenire ulteriori infezioni, considerato che si è esposti al virus per tutta la vita.

Disinformazione e vaccinazione – il caso del Giappone

Il caso del Giappone per l’HPV, di cui abbiamo parlato in un altro articolo sull'importanza della vaccinazione, dimostra come è essenziale continuare a promuovere campagne informative capillari e continuative, a beneficio sia degli operatori sanitari sia del grande pubblico.
La prolungata sospensione del vaccino per il papilloma virus in Giappone ha causato una vera e propria ondata di tumori ad esso apparentemente correlati, come indicato in un recente commento pubblicato su The Lancet Regional Health.
Fortunatamente, come annunciato da The Lancet Oncology in un articolo pubblicato in febbraio, dopo oltre 8 anni di sospensione nel mese di novembre 2021 il governo nipponico ha annunciato di voler nuovamente raccomandare l’utilizzo del vaccino per l’HPV, che le municipalità potranno reintrodurre a partire dal mese di aprile 2022

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